Vendita e acquisto della nuda proprietà a Genova

 

Di norma, la prima casa che si compra è quella dove si andrà ad abitare, mentre quella successiva è per investimento.

Una particolare opportunità da tenere in considerazione è quella della nuda proprietà a cui gli investitori stanno prestando sempre maggiore attenzione.

 

Cosa c’è alla base di questo interesse?

 

1) Da un lato ci sono fattori socio-economici: secondo le rilevazioni Istat, infatti, l’Italia è uno dei Paesi con la popolazione più anziana. Spesso rappresentati da nuclei familiari in età  avanzata, per i quali la pensione non è sufficiente come unico reddito: hanno necessità di una maggiore liquidità per far fronte a spese impreviste o anche per mantenere il proprio stile di vita.

 

2) Dall’altro lato, la nuda proprietà rappresenta un investimento a lungo termine e a bassissimo rischio. Da uno studio effettuato sulle vendite del primo semestre del 2019 risulta, infatti, che oltre il 62% delle compravendite di nude proprietà è da riferirsi proprio ad investimenti a lungo termine. La tipologia più ricercata è certamente quella dei trilocali ( che corrispondono ai "6 vani" a Genova), oggetto del 47.4% delle trattative del periodo analizzato, seguita dai bilocali e quadrilocali.

 

In sintesi, quali sono i vantaggi della nuda proprietà? 

 

La nuda proprietà rappresenta un tipo di contratto particolarmente vantaggioso per entrambe le parti, ossia per chi vende e per chi compra:

 

• chi vende la nuda proprietà dell’immobile si riserva il diritto di abitare e godere della propria casa per tutta la vita, incassando subito un capitale che consente di vivere meglio, di aiutare i propri figli a comprare una casa, di avviare un’attività imprenditoriale o una start up, a far fronte a delle spese ingenti ed improvvise.

 

 

 

• chi compra la nuda proprietà acquista un immobile oggi, a un prezzo agevolato perché dato dalla differenza tra il valore di mercato stimato e il valore dell’usufrutto. Quest’ultimo è calcolato sia in funzione dell’età dell’usufruttuario, secondo tabelle redatte dal Ministero delle Finanze, che del tasso legale di interesse in vigore.

 

 

 

Durante il periodo in cui l’usufruttuario rimane in casa, la nuda proprietà si rivaluta doppiamente: sia grazie all’incremento del valore di mercato dell’immobile, sia grazie all’avanzamento dell’età dell’usufruttuario stesso.

 


“Si può vendere la nuda proprietà di una seconda casa o di una casa affittata?”

 

La risposta è Sì!

 

E tutti i vantaggi per l’usufruttuario, ossia di chi, una volta ceduta la nuda proprietà dell’immobile, ha il diritto di goderne l’uso per tutta la vita o entro un periodo determinato in fase di contratto, rimangono gli stessi.

 

Nel caso in cui la casa sia affittata, quindi, l’usufruttuario continuerà a percepirne gli affitti.

 

Il nudo proprietario, d’altra parte, ha la facoltà di trasferire a terzi, in qualsiasi momento, la nuda proprietà dell’immobile, realizzando certamente un guadagno, sia per la rivalutazione di mercato dell’abitazione che per l’aumentata età dell’usufruttuario.

 

 

 

Un aspetto che rende questo tipo di investimento molto conveniente è relativo a tasse e imposte.

 

 

 

1) l’imposta di registro per l’acquisto, al 9% o al 2% se prima casa, viene calcolata su un prezzo di acquisto più basso

2) non solo l’Irpef ma anche tutti i contributi locali restano a carico dell’usufruttuario, esattamente come prima del rogito. Nessun onere a carico dell’acquirente e nessuna nuova spesa per l’usufruttuario.

 

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